Descrizione
il libro
Il tema dell’immaginazione infantile è stato al centro delle ricerche filosofiche, psicologiche e pedagogiche di Irene Zampieron (1985-2018), di cui il volume intende rinnovare lo spirito costantemente rivolto a molteplici direzioni di indagine in dialogo tra loro. Nell’ambito di una dimensione scientifica animata dal ricordo, gli autori si propongono di approfondire il ruolo dell’immaginazione in relazione alla formazione dell’individuo e della società, con uno sguardo rivolto alla situazione attuale in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia, in particolare per ciò che concerne il rapporto con la cultura.
Irene Zampieron e le curatrici
Irene Zampieron
È stata assistante-doctorante dal 2018 presso l’Haute École pédagogique du Canton de Vaud. Allieva di Enrico Donaggio a Torino e di Curzio Chiesa a Ginevra, con Christiane Moro (Université de Lausanne) era impegnata in un progetto di ricerca dedicato all’immaginazione infantile in età prescolare. È stata inoltre collaboratrice del Centro studi Piero Gobetti e consulente scientifica della Maison de la Creativité di Ginevra. Nel 2014 ha fondato a Ginevra l’Associazione Nausicaa, nelle cui attività insieme ai bambini ha potuto declinare la sua riflessione teorica sull’immaginazione.
Elisa Destefanis
È laureanda magistrale in Filosofia presso l’Università di Torino. Le sue ricerche vertono sui rapporti tra filosofia, arte e politica nel Rinascimento e nel contemporaneo. È collaboratrice scientifica del Centro studi Piero Gobetti e membro della Società Cusaniana di Torino. Fa parte della redazione della rivista «Filosofia».
Mariachiara Lilia Borsa
È laureanda magistrale in Scienze Storiche presso l’Università di Torino. Dal 2020 collabora con il Centro studi Piero Gobetti nella progettualità e realizzazione d’iniziative legate al calendario civile. Ha curato la stesura della bibliografia del volume di Pietro Polito La cultura dell’iniziativa (Aras Edizioni, 2020).
Le molte anime che troviamo nelle pagine che seguono hanno un denominatore comune: il desiderio di indagare il tema dell’immaginazione tanto sul fronte teorico, in chiave filosofica, storica, pedagogica e giuridica, quanto immergendosi nella pratica “infantile” per eccellenza, il gioco, per comprendere la sua importanza nello sviluppo psichico e fisico del bambino. Si tratta di una prima ricognizione in un oceano vasto, che invita i lettori, che siano o meno addetti ai lavori, a coltivare la curiosità e il desiderio di approfondire una tematica in cui è in questione l’essere umano individuale e sociale.