Descrizione
La vita di Alda da Rios (1878-1951) è indissolubilmente legata al Soroptomist, la celebre associazione femminile internazionale, di cui lei stessa fondò la prima sede italiana a Milano in pieno periodo fascista con un iniziale gruppo di 31 donne associate.Nonostante la prematura chiusura per volere del regime nel 1934, un nuovo capitolo di impegno e presenza nella politica e nella società arrivò nel dopoguerra. Dal 1948 il club delle «ottime sorelle» – così Da Rios definì le soroptimiste – ha raggiunto oggi 72.000 socie e oltre 3.000 club in 121 Paesi del mondo, i cui obiettivi sono l’avanzamento della condizione femminile, la promozione dei diritti umani, l’accettazione delle diversità, lo sviluppo e la pace.
Partendo dalle scarne tracce disponibili a livello bibliografico e grazie all’utilizzo di materiali archivistici inediti, l’autore ha ricostruito con la lente dello storico uno dei tanti profili femminili dimenticati, o quasi, del Novecento.
Il primo club sorottimista, secondo la grafia del tempo, vide la luce il 20 ottobre 1928 con presidente Alda […].Alle prime 25 socie Alda scrisse in quel 1928: «MEMENTO – Il Club vi darà quanto gli darete». L’idea che l’amicizia e il reciproco affetto dovessero costituire – anziché la religione, la politica (il club si dichiarava apolitico) o altro – il principale collante della nuova associazione era assolutamente originale e innovativa. (pp. 42-43)