Descrizione
Una conversazione tra Paolo Volponi e Gianni Scalia, le riflessioni di quest’ultimo su Salò, una poesia inedita di Gianni D’Elia, un saggio di Alfredo Luzi su Porcile e il teatro, una poesia, poco celebrata, dello stesso Pasolini, I Reca, sono alcuni dei preziosi frammenti raccolti in questo saggio. L’intenzione non è quella di fornire un ritratto esaustivo del Poeta, bensì una descrizione autentica e autorevole, di grazia e gratitudine – che ancora commuove – con la forza della parola non consumata.
Con scritti di:
Roberta Casadei
Gianni D’Elia
Maurizio Giuseppucci
Alfredo Luzi
Katia Migliori
Gianni Scalia
Paolo Volponi
“C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato.
Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può più chiuderle.
Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.”
Walter Benjamin