Descrizione
il libro
Il testo raccoglie contributi di riflessione sulla persona disabile, cercando di interpretarne lo spazio di vita, inteso come il modo originale con cui vive e organizza la sua esperienza. La prima parte è di carattere generale sui criteri di osservazione perché la conoscenza del bambino si costruisce condividendone la quotidianità. La seconda parte documenta esperienze di bambini, insegnanti e genitori che vivono una relazione in cui la disabilità offre una nuova prospettiva per osservare la realtà. Nella terza parte, attraverso esemplificazioni di casi clinici, la Disabilità intellettiva viene esplorata nell’intero arco di vita, nella consapevolezza di una condizione che investe la persona nella sua totalità e unicità.
le curatrici
Morena Muzi è Ricercatrice e docente di Psicologia dello sviluppo all’Università degli studi di Macerata. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze dell’Educazione e Analisi del territorio. Collabora con il Centro di ricerca in Psicologia della comunicazione e semiotica del testo ‘J.S. Petöfi’ della stessa Università. I suoi principali interessi di ricerca sono la teoria dell’attaccamento e le relazioni di cura in contesti diadici e triadici. I suoi contributi scientifici sono pubblicati in riviste di rilievo nazionale e internazionale. Ha pubblicato con Aras La Vulnerabilità unica (2014), La “vulnerabilità unica” in adozione. Paradigmi teorici, ricerche e riflessioni (2019).
Antonina Ballerini è psicologa. Ha lavorato per molti anni, fino al 2015, presso il Centro di Riabilitazione Anffas di Macerata. Dal 2007 al 2014 è docente di Psicologia dell’handicap e della riabilitazione e attualmente cultore della materia presso la cattedra di Psicologia dello sviluppo all’Università di Macerata. Tra gli interessi di ricerca la psicologia dello sviluppo tipico e atipico, i disturbi del neurosviluppo e la relazione di attaccamento in età precoce. Ha pubblicato con Aras Dal problema alla persona. Una ricerca sulle difficoltà di apprendimento nella scuola primaria (2013) e «Adozione e disabilità» in La “vulnerabilità unica” in adozione. Paradigmi teorici, ricerche e riflessioni (2019).
Fra il comportamento e l’ambiente in cui si manifesta non esiste una relazione lineare di causa ed effetto; la complessità dello spazio di vita richiede una spiegazione dinamica e multicausale, né basta individuare i fattori esterni rilevanti agli occhi dell’osservatore: occorre ricostruire la dinamica dal punto di vista del soggetto, la dinamica del suo spazio di vita. Queste considerazioni sono ancor più importanti se applicate a persone disabili, dove l’eterogeneità delle condizioni e del loro vissuto rendono ciascuno un caso originale.
Morena Muzi e Antoni Ballerini