Descrizione
il libro
Attraverso un approfondito lavoro di ricerca, condotto in parte su fonti archivistiche inedite o poco note, l’autore ricostruisce le figure e le elaborazioni attorno all’opera di Piero Gobetti di quattro studiosi e uomini politici, appartenenti a generazioni diverse: Paolo Spriano (1925-1988), Gaspare De Caro (1930-2015), Umberto Calosso (1895-1959) e Lelio Basso (1903-1978), mettendo in luce la complessità delle interpretazioni di Gobetti da parte delle sinistre italiane.
Sono studiosi che hanno anche riedito Gobetti.
Spriano curò nel 1960 e nel 1969 da Einaudi i volumi delle Opere complete con gli scritti politici e quelli storici, letterari e filosofici; De Caro ripubblicò nel 1964 «La Rivoluzione Liberale» con una introduzione “operaista” che fece molto discutere; Calosso nel 1945 intitolò Scritti attuali la sua scelta; Basso pubblicò nel 1961 da Feltrinelli, insieme a Luigi Anderlini, i principali contributi a Le riviste di Piero Gobetti.
Sono lavori che qui vengono collocati e valutati con ampio respiro storico.
l’autore
Marino Tamagnone
(Torino, 1956 – Torino 2022) laureato in Storia delle dottrine politiche, ha lavorato come dipendente del Ministero dei beni culturali e ha pubblicato su «mezzosecolo» (n. 15, annali 2003-2006) un contributo sulla storia della casa editrice Einaudi.
… il problema di fondo della classe operaia novecentesca non si configurava solamente come un problema di uguaglianza, ma anche (e forse soprattutto) come un problema di libertà, di autonomia; un’eredità gobettiana a cui rimanere fedeli.
Marino Tamagnone