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Trilli diabolici e nature morte: crime for art’s sake

19.00  18.05 

A cura di M. Bartolucci, A. Calanchi, M. Rocci 
anno 2017
#10 Urbinoir studi
240 pp.
ISBN 9788899913298

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Descrizione

Cos’è una “natura morta”, se non una scena del crimine? E cos’è il Requiem di Mozart, se non l’indizio sonoro di un omicidio? La musica e le beaux arts da sempre si intrecciano con il delitto: se in campo letterario abbiamo On Murder Considered as One of the Fine Arts di De Quincey e e Simple Art of Murder di Chandler, nella pittura non si contano fin dall’antichità le Crocifissioni, flagellazioni e scene di omicidi, sequestri, stupri e guerre; la musica, poi, abbonda di murder songs e contro-melodie sataniche, dalla sonata per violino in sol minore “Il Trillo del diavolo” alle note dei Diabolus in musica.

Insomma: l’arte, la musica e il noir dialogano spesso e volentieri, scambiandosi energie e sollecitazioni reciproche che creano una fitta rete di rimandi a livello psicologico, sociale e culturale. Contributi di: Maurizio Ascari, Michele Bartolucci, Luigi Maria Bianchini, Daniela Bombara, Enrico Gamba, Stefano Guerra, Vera Mazzotta, Giuseppe Puntarello, Davide Riboli, Marco Rocchi, Gino Scatasta, Giulio Segato.

Indice

I CURATORI

Michele Bartolucci è bibliotecario presso l’Area Umanistica dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Si è laureato in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso Ateneo. Si è diplomato 228 Trilli diabolici e nature morte in violino presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro. È violinista della Filarmonica Gioachino Rossini, con cui ha partecipato a numerose edizioni del Rossini Opera Festival. Ha pubblicato diversi saggi di argomento musicologico e la raccolta di racconti Urbinum musicae: sette racconti musicali (2006).

 

Alessandra Calanchi è professore associato presso il Dipartimento di Scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali dell’Università di Urbino Carlo Bo, dove insegna Letteratura e Cultura Angloamericana. In campo letterario si occupa di narrativa ebraico-americana, di fantascienza e di crime fiction; cura inoltre una collana di studi sul paesaggio sonoro e una di studi culturali. È autrice di numerosi saggi che interfacciano l’area umanistica con quella scientifica e i suoi libri comprendono Dismissing the Body. Strange Cases of Fictional Invisibility (1999), Oltre il Sogno. La poetica della responsabilità in Delmore Schwartz (2008) e Alieni a stelle e strisce. Marte e i marziani nell’immaginario USA (2015). Co-fondatrice di Urbinoir e di Urbinoir studi, è socia di Uno Studio in Holmes, della John H. Watson Society, e membro onorario dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi.

 

Marco Rocchi laureato in Scienze Biologiche e in Filosofia, è professore ordinario di Statistica Medica all’Università di Urbino. Sulle tradizioni esoteriche e massoniche ha pubblicato diversi articoli e qualche monografia, tra cui Rinato nella pietra: psicologia e antropologia della iniziazione massonica (2014), Pinocchio massonicamente commentato (2017) e Luce dal tenebroso chaos (2017).