IL LIBRO
Questo libro parla di specchi, doppi, labirinti, di universi paralleli o alternativi, della teoria della relatività di Einstein e del principio di indeterminazione di Heisenberg, della scrittura come ricerca di un ordine razionale da opporre al caos. È un libro sulla complessità – nella percezione del reale e nella sua rappresentazione letteraria, qui studiata con taglio comparatistico, così da unire in una rete di scambi gli Stati Uniti, l’Argentina, l’Europa…– e la prima sfida che raccoglie è quella di “mappare” la complessità senza tradirne la natura interrelata, che sfugge alle semplificazioni. Nell’avvicinarsi all’affascinante territorio letterario del giallo metafisico, il libro si propone di “rintracciare una linea” che unisca i racconti polizieschi di Poe ad autori sudamericani quali Borges, Bioy Casares e Sábato per approdare all’Europa di Robbe-Grillet, Dürrenmatt ed Eco, ma anche agli Stati Uniti di Nabokov e Auster. Questa tradizione transnazionale è stata esplorata da studiosi quali Michael Holquist, Stefano Tani, Patricia Merivale e Susan Elizabeth Sweeney, per citare i più noti, ed è dialogando con questi e altri critici che l’autore del presente volume trova la strada per offrirci un resoconto originale e stimolante di un genere dallo statuto ibrido. (Dall’Introduzione di Maurizio Ascari)